Eucarestia

Dipinto. Eucarestia. 

Il quadro è stato dipinto dall’autore di questo blog:  Vallorani Maria Grazia.  

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Eucaristia.    Acrilico su tela.   Due tele abbinate.    La prima rappresenta l’ostia consacrata con il cuore di Gesù.    La seconda il sangue e l’acqua che escono dal cuore di Gesù e scendono nel calice durante la consacrazione nella Messa.

Dipinti da  Maria Grazia Vallorani.    

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La Comunione

Eucarestia o Comunione.

adorazione

L’ Eucaristia   è un sacramento.  Che si può fare tante volte.    Eucaristia è  rendere grazie al Padre,  per il dono di Gesù.      Comunione.  Unione con  Gesù,   vivo e vero,  nell’ostia consacrata.

 

Liturgia dell’eucarestia  (Messa).

Liturgia della parola.     

 È la parola di Dio,  e la parola di Gesù.  Che ti parla,  che ti fa capire,  che ti spiega.   img012 (3)   Da sentire,   anche con il cuore.

È come quando,  prima conosci  quello che una persona,   ha scritto,  ha detto, ha fatto.    E poi la incontri,  dal vivo.     È  come un antipasto,  in un pranzo.   C’è la prima portata,   la seconda .   Ma il piatto forte, viene dopo.     È come un annuncio di un maggiordomo.  Ti dice chi sta per arrivare,   ti dice chi è, che cosa fa, perché.  Te lo presenta.   Ma poi arriva lui, in persona.

 

 

Liturgia eucaristica.

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Prima le parole, ora ci sono i fatti.   Il sacerdote,  con le sue mani consacrate,  invoca  Dio Padre,  e lo prega di mandare il suo Spirito,  per santificare il pane e il vino.    E comincia il miracolo.    Lo Spirito Santo viene e porta Gesù. 

 

 

 

 rosari54E Gesù viene.   Viene veramente in quel momento  e  in quel posto.  Viene, e nella consacrazione,  soffre di nuovo, muore di nuovo.   Si rinnova,  si ripete,  diventa vera  e viva,  la sua passione, e morte.   E tu, in quel momento,  sei li davanti a quella croce. E succede tutto quello che è successo allora.     

È il sacrificio del Figlio di Dio,  che offre se stesso al Padre,  per salvarci dal male e dalla morte. Davanti al sangue del Figlio di Dio, versato sulla croce per  te,  si scuote la terra,  trema l’universo.  Si apre il cielo. Si spalanca il cielo.   E tutto il Paradiso è ora li,  davanti a te. Sopra di te. Ancora.  Ora.  E ci sta il Padre e lo Spirito Santo.    Scende la grazia di Dio,  si riversa la grazia di Dio sulla terra e su di te.  Ancora. Ora.    E, come allora si sono aperti i sepolcri e risorgevano i morti,  così  le anime del Purgatorio, vengono liberate,  e  subito volano in Paradiso.    E sopra di te e con te,  ci sono gli angeli e i santi che cantano e lodano il Padre.   Ancora. Ora.                

 

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È quel corpo donato.   È quel sangue che esce dal suo costato, che diventa corpo e sangue.

È il sangue e l’acqua  che escono dal suo cuore.    È il suo cuore,  in carne e in sangue,  che viene.   E si incarna nel pane e nel vino.

 

 

 

 

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È Gesù che cambia quel pane e quel vino,  e li fa diventare,  il suo corpo e il suo sangue.  È Gesù che,  nel sacerdote e con il sacerdote,   rende grazie al Padre,   li benedice,  e dice ancora:  Questo è il mio corpo, prendete e mangiate.  Questo è il mio sangue dell’alleanza,  versato per voi.    Che ti salva.    È  l’alleanza,  che ti unisce a Dio Padre.

 

 

 

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E il pane e il vino è cambiato.   È cambiata la sostanza,      la parte di dentro,    ed è rimasta  uguale la parte di fuori,   quella che si vede.     Vedi la stessa cosa,  ma non è più quella.    È diventata un’altra cosa.

 

È come un regalo, che è stato incartato.   Dentro è cambiato il regalo,   ma la carta che si vede fuori, è la stessa.  È come una persona, che ha un vestito.  È cambiata la persona, ma il vestito è rimasto lo stesso.    È come un computer.  Dentro è stato cambiato tutto il programma, ma fuori è sempre lo stesso.   È come un dolce.   Fuori  ha la stessa forma,   lo stesso colore,   lo stesso sapore.    Ma quello che c’è dentro,  è un altro cibo.

 

 

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E quello che c’è dentro ora,  è una sostanza.   Non è una ipotesi, un pensiero, un’idea.   È una cosa vera, reale, sostanziale.  Presente e attuale.     È il corpo e il sangue,   l’anima  e  la divinità  di Gesù.   Risorto e intero.   E vivo e vero.

 

 

 

 

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È un Dio vivo e vero,  che viene per te.    E viene in te.    Per stare con te.  Per unirsi a te.     Per questo si chiama comunione.    Che significa  unione – con.         È la tua unione  con Gesù.   Con Dio vivo e vero.        E con il Figlio,   viene  il Padre.    E dimorano in te,       e tu in loro.    Pensa, sei  in loro,   e loro sono in te.         E tu non sei più quello di prima.     Sei diventato,  Tempio di Dio.

 

 

 

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Non sei unito solo a Gesù.    Gesù ti unisce anche,  a tutti quelli che sono uniti a lui.

E tu,   come un chicco di grano,  insieme agli altri chicchi,      diventi pane.    E tu, come un chicco di uva,  insieme agli altri chicchi,   diventi vino.    Diventi una cosa sola con loro,   in Gesù.     Nel corpo mistico di Gesù.

 

 

 

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Una cosa sola con la chiesa terrestre.

 E con la chiesa celeste.

 

 

 

 

 

 

Eucarestia o Comunione. Pdf.  (Clicca sulla riga)

 

 

 

 

 

Miracoli eucaristici

I Miracoli Eucaristici 

Tra  alcuni dei principali Miracoli Eucaristici (circa 142)  riconosciuti dalla Chiesa, il miracolo di Lanciano.

E quello  di Buenos Aires.

LANCIANO

ostia

calice

 


      

 

 

 

Da oltre dodici secoli, a Lanciano, e’ conservato il primo e più importante Miracolo Eucaristico della Chiesa Cattolica.

In una piccola chiesa, dedicata a San Legonziano, un monaco basiliano, che celebrava la messa in rito latino, dopo la consacrazione, cominciò a dubitare della presenza reale di Cristo sotto le sacre Specie. Fu allora che, sotto gli occhi di questo sacerdote, l’ostia si mutò in un pezzo di carne e il vino consacrato in sangue reale che si coagulò in cinque sassolini irregolari di forma e di grandezza differenti.

L’Ostia-Carne, come oggi si osserva molto bene, ha la grandezza dell’ostia grande attualmente in uso nella Chiesa latina, e’ leggermente bruna e diventa tutta rosea se osservata in trasparenza.

Il Sangue e’ coagulato, di colore terreo, tendente al giallo-ocra.

La scienza conferma che si tratta proprio di sangue, e non dell’azione di un batterio. Le analisi del Miracolo di Lanciano sono state affidate al dott. Edoardo Linoli, capo del servizio all’ospedale d’Arezzo e professore di anatomia, di istologia, di chimica e di microscopia clinica, coadiuvato del prof. Ruggero Bertelli dell’Università di Siena.

Il 4 marzo 1971, il professore presentò un resoconto dettagliato dei vari studi fatti, facendo queste conclusioni essenziali:

  1. La “carne miracolosa” è veramente carne. Il tessuto della Carne appartiene al cuore, di cui sono presenti gli elementi costitutivi quali il miocardio, l’endocardio, il nervovago e parte del ventricolo sinistro.
  2. Il “sangue miracoloso” è vero sangue: l’analisi cromatografica lo dimostra con certezza assoluta e indiscutibile.
  3. Lo studio immunologico manifesta che la carne e il sangue sono certamente di natura umana e la prova immunoematologica permette di affermare con tutta oggettività e certezza che ambedue appartengono allo stesso gruppo sanguigno AB. (Il gruppo sanguigno rinvenuto nella Sacra Sindone).
  4. Le proteine contenute nel sangue sono normalmente ripartite, nella percentuale identica a quella dello schema siero-proteico del sangue fresco normale.
  5. Nessuna sezione istologica ha rivelato traccia di infiltrazioni di sali o di sostanze conservatrici utilizzate nell’antichità allo scopo di mummificazione.

 Anche nel 1973, il Consiglio superiore dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, nominò una commissione scientifica per verificare le conclusioni di Linoli. I lavori durarono 15 mesi con 500 esami. Le ricerche furono le medesime di quelle effettuate dal prof.Linoli, con altri complementi.

In quanto alla natura del frammento di Carne, la commissione dichiarò che si tratta di un tessuto vivente perché risponde rapidamente a tutte le reazioni cliniche proprie degli esseri viventi. La Carne e il Sangue di Lanciano quindi sono tali e quali sarebbero se fossero stati prelevati il giorno stesso su un vivente. Fu affermato che i frammenti prelevati a Lanciano non potevano essere assimilati a tessuti mummificati.

Nell’estratto riassunto dei lavori scientifici della Commissione Medica dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e dell’ Organizzazione delle Nazioni Unite, pubblicato nel dicembre del 1976 a New York e a Ginevra, si dichiarò che la scienza, consapevole dei suoi limiti, si arresta davanti alla impossibilità di dare una spiegazione.

 

 

BUENOS AIRES 1992  .     Il miracolo eucaristico di Buenos Aires e le analisi scientifiche         

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I fatti cominciano nel 1992, lo stesso mese e anno in cui papa Francesco viene nominato nominato vescovo ausiliare di Buenos Aires. Gli eventi accadono nella chiesa parrocchiale di Santa Maria nel centro di Buenos Aires: il 1° maggio 1992, un venerdì, due pezzi di Ostia sono stati trovati sul corporale del tabernacolo e su indicazione del parroco, padre Alejandro Pezet, messi in un recipiente d’acqua posto poi nel tabernacolo, così come chiede la prassi in questi casi. Nonostante il passare dei giorni, le particole non si sono sciolte e venerdì 8 maggio 1992 i due frammenti hanno assunto un colore rosso sangue. Domenica 10 maggio 1992, durante la messa serale sono state notate delle gocce di sangue anche sulla patena, il piattino su cui si pone l’ostia. Il sangue venne fatto analizzare da un medico locale e da alcuni ematologi, si rilevò che si trattava di sangue umano.

Dopo questi segni, il 15 agosto 1996 durante la Messa della festa dell’Assunzione di Maria, finita la distribuzione della Comunione, una donna si è avvicinata a padre Pezet dicendogli di aver trovato un’Ostia sul retro della chiesa. Il sacerdote, seguendo ancora una volta la prassi, l’ha messa in una ciotola di acqua perché si sciogliesse, riponendo il tutto nel tabernacolo. Pochi giorni dopo, il 26 agosto 1996 si è notato che la particola, anziché dissolversi, si era trasformata in un frammento di carne sanguinosa. Della metamorfosi della particola venne informato direttamente l’arcivescovo Quarracino e il vescovo ausiliare Bergoglio, futuro pontefice, ricevendo da lui il mandato di far fotografare da un professionista ciò che era accaduto (le foto sono datate 6 settembre 1996, qui a dx), spedendo tutto a Roma.

 

ANALISI SCIENTIFICHE SUI CAMPIONI

Dopo alcuni anni, vedendo che non vi era traccia di decomposizione, l’arcivescovo Bergoglio ha autorizzato analisi approfondite: un campione di tessuto è stato inviato ad un laboratorio di Buenos Aires, dove si è scoperto che i globuli rossi e bianchi del sangue e dei tessuti erano di un cuore umano. Il laboratorio ha anche riferito che il campione di tessuto aveva le caratteristiche di un uomo ancora vivo, con cellule pulsanti come farebbero in un cuore. E’ utile sottolineare che l’origine de campioni è sempre stata mantenuta segreta per non inquinare i risultati.

Nel 1999 è stato chiesto al dottor Ricardo Gomez Castañón, noto neuropsicofisiologo boliviano, di condurre alcuni test supplementari su entrambi i “casi”, quello del 1992 e quello del 1996. Il 6 ottobre 1999, alla presenza di rappresentanti del vescovo, il dottor Castañón ha prelevato un campione del sangue sul frammento inviandolo, come racconta lui stesso, al laboratorio di genetica Forence Analitycaldi San Francisco. Il 28 gennaio 2000 sarà reso pubblico che sul materiale inviato è stato trovato DNA umano, confermando dunque le indagini precedenti: si tratta di sangue umano con codice genetico umano. I campioni sono stati inviati anche al professor John Walker, dell’Università di Sydney in Australia, il quale ha rilevato a sua volta che si tratta di cellule muscolari e cellule bianche del sangue, tutte intatte. La ricerca ha dimostrato che questi tessuti sono infiammati, quindi la persona a cui appartengono ha subìto un trauma. Nel 2003 il prof. Walker ha comunicato a Castañón che questi campioni “possono corrispondere” al tessuto infiammato di un cuore.

Per approfondire la questione, i campioni sono stati inviati al più grande esperto in malattie del cuore: il dottor Frederic Zugibe (uno dei più eminenti esperti forensi degli Stati Uniti) della Columbia University di New York. La sua relazione è datata 26 marzo 2005 e si legge: “Il materiale analizzato è un frammento del muscolo cardiaco tratto dalla parete del ventricolo sinistro in prossimità delle valvole. Questo muscolo è responsabile della contrazione del cuore. Va ricordato che il ventricolo cardiaco sinistro pompa sangue a tutte le parti del corpo. Il muscolo cardiaco in esame è in una condizione infiammatoria e contiene un gran numero di globuli bianchi. Ciò indica che il cuore era vivo al momento del prelievo dal momento che i globuli bianchi, al di fuori di un organismo vivente, muoiono. Per di più, questi globuli bianchi sono penetrati nel tessuto, ciò indica che il cuore aveva subito un grave stress, come se il proprietario fosse stato picchiato duramente sul petto”. Ovviamente anche per il dott. Zugibe è stata omessa l’origine dei campioni e il suo team non era a conoscenza che arrivano da un’Ostia consacrata.

Testimoni di queste analisi furono due australiani, il giornalista Mike Willesee (tra i più noti in Australia, poi convertitosi al cattolicesimo) e l’avvocato Ron Tesoriero, i quali spiegarono successivamente al cardiologo che il campione da lui analizzato era stato prelevato nel 1996. Quanto il dottor Zugibe seppe dai due che quel materiale era stato inoltre tenuto per un mese in acqua e per tre anni in acqua distillata, restò esterrefatto. Ancor più sconvolto però quando scoprì, dal dottor Castañón, che quel frammento di cuore umano “vivente” era in origine un’Ostia, ossia un pezzetto di pane consacrato. Com’è possibile che un frammento di pane diventi un pezzetto di cuore umano? Com’è possibile che un tale reperto, prelevato nel 1996 da un uomo morto, per chi non crede al miracolo, possa essere ancora “vivo” dopo anni dal prelievo (le cellule del campione si muovevano)? In 15 minuti i globuli bianchi si disintegrano, come è possibile allora osservarli nel 2005 quando il campione è stato prelevato nel 1996? La risposta del dottor Zugibe è stata chiara: «Come e perché un’Ostia consacrata possa mutare e diventare la carne e il sangue di un essere umano vivente rimane un mistero inspiegabile per la scienza, un mistero al di fuori della sua competenza».

 

CONFRONTO CON LANCIANO E SACRA SINDONE

I dati prodotti dall’analisi del laboratorio di New York sono stati infine confrontati a quelli sviluppati dopo un’altro miracolo Eucaristico, quello di Lanciano, ancora una volta senza rivelare la provenienza dei campioni testati. Gli esperti hanno proceduto al confronto concludendo che le due relazioni di laboratorio avevano analizzato campioni di prova appartenenti alla stessa persona, segnalando che i due campioni di sangue hanno rivelato un tipo “AB” positivo. Il Dna trovato è anche identico a quello riscontrato sulla Sacra Sindone e sul Sudario di Oviedo. Le caratteristiche, inoltre, sono quelle di un uomo che è nato e vissuto nella regione del Medio Oriente.